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Aliquota IVA ordinaria per la fornitura di terminali di gioco

/ REDAZIONE

Giovedì, 4 marzo 2021

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La fornitura di terminali di gioco non è esente IVA, ma deve essere assoggettata a imposta con l’aliquota ordinaria. Si tratta del chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 146 pubblicata ieri, 3 marzo 2021.

Il caso esaminato riguarda una società, con sede legale in un altro Stato membro dell’Ue, che ha chiesto di conoscere il trattamento IVA da applicare ai terminali di gioco forniti a un soggetto aggiudicatario della concessione dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli per esercitare giochi numerici a totalizzatore nazionale.
A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate ha richiamato la circolare n. 21/2005, nella quale era stato precisato che il regime di esenzione IVA ex art. 10 comma 1 n. 6 del DPR 633/72, relativo alle attività di raccolta delle giocate con gli apparecchi di cui all’art. 110 comma 6 del RD 773/31 (TULPS), non si applica alla locazione o ad altro contratto che trasferisce il possesso o la disponibilità dei predetti terminali. Tale chiarimento è stato ritenuto valido anche per la fattispecie esaminata nella presente risposta a interpello.

Tenuto conto del regime di imponibilità IVA da applicare alla fornitura dei terminali di gioco, l’Agenzia delle Entrate ha precisato, inoltre, che per l’imposta assolta dalla società ai fini dell’importazione degli stessi si applicano le regole ordinarie in materia di detrazione (art. 19 e ss. del DPR 633/72).

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