Il contribuente deve informare l’ufficio se la comparizione è «scaduta» quando è convocato
Nella specie esaminata dalla Cassazione i termini tra le date consentivano una tale interpretazione
In sede di accertamento tributario standardizzato, nell’ipotesi di invito al contraddittorio preventivo spedito dall’ufficio con un congruo anticipo rispetto alla notifica dell’avviso di accertamento e recante una data di convocazione manifestamente erronea, ricade sul contribuente l’onere di farsi parte diligente nel coltivare il contraddittorio, segnalando tale circostanza all’Amministrazione.
A stabilirlo la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 16114 depositata ieri, 9 giugno 2021.
I giudici di legittimità sono stati chiamati a valutare la condotta inerte di un contribuente destinatario di una convocazione a invito al contraddittorio a una data manifestamente erronea, in quanto già decorsa alla spedizione della comunicazione.
La soluzione offerta dalla
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