ACCEDI
Domenica, 27 aprile 2025

NOTIZIE IN BREVE

Per Giorgetti la manovra richiederà sacrifici ma il Governo frena su nuove tasse

/ REDAZIONE

Venerdì, 4 ottobre 2024

x
STAMPA

Le dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al Future of finance di Bloomberg hanno animato ieri il dibattito sui contenuti della manovra.
Per Giorgetti il target dell’1% di crescita per quest’anno in Italia è realistico ma la manovra richiederà sacrifici a tutti e verranno tassati “i profitti e i ricavi, e sarà uno sforzo che l’intero Paese deve sostenere ovvero individui, ma anche società piccole, medie e grandi”.

Il ministro Giorgetti chiarisce subito che stavolta “non ci sarà la replica della discussione sugli extraprofitti delle banche” che ci fu l’anno scorso. Prima di tutto, extraprofitti “è un termine scorretto”. Si deve parlare di “tassare i giusti profitti, gli utili”, calcolati “in modo corretto”. Considera poi irrealistica l’idea di un versamento volontario: “Le aziende non fanno beneficienza, i contributi volontari non esistono”, spiega il Ministro ricordando che “la stella polare” è l’art. 53 della Costituzione secondo cui “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.

Dal MEF, poi, spiegano che si chiederà uno sforzo alle imprese più grandi che operano in determinati settori in cui l’utile ha beneficiato di condizioni favorevoli esterne. Sulle modalità del loro contributo è in corso un confronto. Il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha commentato: “Le nuove tasse non fanno parte del DNA di questo Governo”. Quando Giorgetti dice che “tutti dovranno contribuire” dice “una cosa scontata: tutti devono pagare le tasse, non ci sono nuove tasse allo studio, è escluso”.

Freni ieri si è espresso anche sul tema delle accise, dopo l’allarme lanciato da Claudio Donati, segretario generale di Assotir, per l’ipotesi di un allineamento delle aliquote sul gasolio a quelle sulla benzina che sarebbe contenuto nel Psb.

“La disciplina dei sad (i sussidi dannosi per l’ambiente, ndr) è una disciplina di chiave comunitaria, il criterio con cui i sad saranno rivisti – conclude Freni – è quello delineato nella delega fiscale”. Anche il MEF puntualizza: “il Governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi” e “in questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina, e pertanto è allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise”. “In ogni caso, l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due”.

TORNA SU