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Il CNDCEC sottolinea che gli onorari degli ausiliari di giustizia sono da adeguare

/ REDAZIONE

Giovedì, 10 ottobre 2024

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L’art. 54 del Testo unico spese di giustizia prevede che ogni tre anni ci sia un adeguamento, collegato alla variazione degli indici dei prezzi al consumo, degli onorari spettanti agli ausiliari del giudice, ma tale aggiornamento non risulta essere mai stato applicato fin dall’emanazione della L. n. 319 del 1980. A denunciare la mancata revisione dei compensi è Giovanna Greco, Segretaria del CNDCEC con delega alle funzioni giudiziarie, intervenuta ieri al convegno dal titolo “Dalla norma alla pratica. Realizzare la Riforma del ruolo dell’Ausiliario di Giustizia”.

L’evento, organizzato dallo stesso CNDCEC in collaborazione con il Consiglio nazionale e l’Ordine degli ingegneri di Roma, rientra nell’ambito di una collaborazione tra le due professioni finalizzata alla formulazione di proposte per arrivare a una normativa moderna e adeguata che disciplini le tariffe spettanti agli ausiliari del giudice.

A questo proposito è stato anche realizzato un documento presentato ai componenti della Commissione per la rideterminazione della misura degli onorari degli ausiliari del Magistrato, due dei quali, Antonello Fabbro e Giorgio Granello, erano presenti al convegno di ieri assieme al Direttore Generale Affari Interni del Ministero della Giustizia, Giovanni Mimmo.

“Mi rivolgo direttamente ai membri della Commissione – ha dichiarato Greco – per chiedere di facilitare questo percorso di revisione dei criteri di determinazione degli onorari degli ausiliari che per noi è imprescindibile e di farlo nella prospettiva di completare le riforme avviate nel biennio 2023-2024, adeguando quelle riforme al mutato contesto sociale ed economico del Paese e dei professionisti di settore che rendono la normativa sui compensi obsoleta”.

I commercialisti si sono detti pronti a collaborare tramite una “costruttiva interlocuzione con gli uffici del Ministero”, nella consapevolezza che “la realizzazione di questo obiettivo rappresenterà per le categorie professionali il giusto riconoscimento delle professionalità e delle prerogative degli ausiliari dei giudici”.

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