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LAVORO & PREVIDENZA

Nasce il cruscotto per il monitoraggio degli appalti nella logistica

La L. 105/2025, di conversione del DL 73/2025 su infrastrutture e trasporti, ha introdotto un nuovo strumento per le imprese

/ Mario PAGANO

Martedì, 22 luglio 2025

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Le imprese e i committenti che si avvalgono di ditte del settore della logistica potranno avere un nuovo strumento di supporto nell’affidamento degli appalti.

Con la conversione del DL 73/2025 (a opera della L. 105/2025, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 19 luglio 2025 n. 166), recante misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché l’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al PNRR e alla partecipazione all’Ue in materia di infrastrutture e trasporti, è stato, infatti, introdotto il nuovo art. 1-quater, che disciplina il Cruscotto informativo per la gestione dei contratti di appalto tra privati nel settore della logistica (CIGAL).

Lo scopo, come esplicitato nello stesso testo di legge, è quello di fornire ai soggetti interessati informazioni funzionali alla verifica di conformità alla normativa in materia fiscale, contributiva e di lavoro, compresi i tributi erariali e l’imposta sul valore aggiunto, relativamente ai soggetti appaltatori, per promuovere la crescita del settore logistico e creare uno sviluppo compatibile con l’ambiente, sostenibile e finalizzato a prevenire l’insorgere di situazioni che possano arrecare danno alle imprese, ai lavoratori e all’Erario.

Il cruscotto non servirà solo a coloro che affidano lavori e servizi, ma anche agli organi di controllo per una più efficace programmazione delle attività di vigilanza e per un costante monitoraggio di un settore delicato come quello della logistica, sempre più attivo. Non a caso lo stesso Ispettorato nazionale del lavoro, nel proprio documento di programmazione per l’anno 2025, ha posto la logistica in cima agli ambiti di intervento, atteso il modus operandi, che prevede sovente l’intervento di cooperative in catene di appalti e subappalti, dove è maggiore il rischio di elusione, in danno ai lavoratori e non solo.

Il tutto, secondo quanto prevede la norma, attraverso l’utilizzo integrato delle informazioni disponibili nei sistemi informativi, anche tramite l’integrazione di specifici archivi e la creazione di banche dati unificate.
Proprio per rendere operativi e concreti gli obbiettivi che si è prefissato il legislatore, gli organi di vigilanza saranno tenuti ad alimentare un’apposita sezione del Cruscotto informativo, dedicata alle sanzioni irrogate nell’ambito della vigilanza sull’applicazione della legislazione fiscale, contributiva e in materia di lavoro, con particolare riferimento alla genuinità degli appalti.

Il CIGAL sembra proprio nascere con ottimi auspici, considerando la mole di informazioni che dovrebbe contenere. Sarà, infatti, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ma verrà alimentato mediante le informazioni già presenti nelle banche dati, oltre che dell’INL e dello stesso Ministero del Lavoro, anche dei Ministeri dell’Economia e delle finanze, delle Imprese e del made in Italy e dell’Interno, del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, dell’INAIL, dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate, di Unioncamere e della società Sviluppo Lavoro Italia spa.

Per una sua completa operatività occorrerà, come di consueto, attendere un apposito decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con quelli dell’Economia e delle finanze e dell’Interno, da adottare, acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. Il decreto servirà a definire i criteri e le regole tecniche per la realizzazione e il funzionamento del CIGAL e le regole per il trattamento dei dati. Inoltre, con il medesimo decreto sarà istituito un tavolo tecnico per lo sviluppo, il coordinamento e l’aggiornamento del CIGAL.

Infine, come previsto dal comma 5 dell’art. 1-quater, il cruscotto sarà soggetto al monitoraggio anche delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, comparativamente più rappresentative al livello nazionale, con riferimento al settore della logistica. Le stesse, infatti, potranno effettuare una periodica consultazione, nell’ambito del citato tavolo tecnico, in ordine ai flussi informativi riguardanti: il quadro produttivo e occupazionale nel settore della logistica; il quadro dei rischi inerenti al ricorso a prassi non genuine negli appalti; il quadro degli interventi normativi e amministrativi in materia di appalti; il quadro degli interventi di vigilanza in materia di appalti da parte degli organi preposti; il monitoraggio.

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