Dalla Commissione Ue le clausole contrattuali raccomandate per l’accesso e l’utilizzo dei dati
Assonime, con una News legislativa di ieri, 26 novembre, ha fornito una panoramica dei contenuti della Raccomandazione della Commissione europea relativa alle clausole contrattuali tipo per l’accesso e l’uso dei dati e alle clausole standard per i servizi di cloud computing.
La Raccomandazione in esame, pubblicata il 19 novembre 2025, ha dato attuazione alle prescrizioni di cui all’art. 41 del Regolamento (Ue) 2023/2854 (c.d. Data Act), secondo il quale la Commissione (prima del 12 settembre 2025, ossia della data in cui il Data Act ha trovato applicazione) “elabora e raccomanda clausole contrattuali tipo non vincolanti relative all’accesso ai dati e al relativo utilizzo, comprese clausole su un compenso ragionevole e sulla protezione dei segreti commerciali, nonché clausole contrattuali standard non vincolanti per i contratti di cloud computing per assistere le parti nella stesura e nella negoziazione di contratti equi, ragionevoli e non discriminatori dal punto di vista dei diritti e degli obblighi contrattuali”.
Assonime afferma che le clausole elaborate dalla Commissione sono riconducibili a due principali modelli:
- clausole contrattuali tipo relative all’acceso e all’utilizzo dei dati (c.d. Model Contractual Terms o MTCs), contenute negli Allegati II-V;
- clausole contrattuali standard per disciplinare specifici aspetti dei contratti di cloud computing (c.d. Standard Contractual Clauses - SCCs), contenute negli Allegati VI-XII.
Le MTCs sono articolate, a loro volta, nelle seguenti quattro tipologie:
- MTCs per i contratti tra titolari dei dati (data holders) e utenti (users) di prodotti connessi o servizi correlati;
- MTCs per i contratti tra utenti (users) e destinatari dei dati (data recipients);
- MTCs per contratti tra titolari dei dati (data holders) e terzi destinatari dei dati (data recipients);
- MTCs per contratti tra data sharers e data recipients di condivisione volontaria dei dati.
Tra le SCCs vengono richiamate, ad esempio, le Switching & Exit, che traducono in condizioni contrattuali i diritti e gli obblighi del Data Act relativi al passaggio a un altro fornitore (switching) e al connesso trasferimento dei dati.
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