Federalismo: via libera al decreto attuativo sull’autonomia fiscale delle Regioni
Arriva un mix fiscale per finanziare le Regioni: l’operazione prevede una quota di IRPEF, più una maggior compartecipazione all’IVA, al momento di poco superiore al 44%, la possibilità di un’addizionale IRPEF e, qualora necessario, di istituire tributi propri. L’operazione ammonta, nel complesso, a 130 miliardi di euro.
Dopo l’illustrazione fatta, nel corso del CdM di oggi, dal Ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, il Governo dà così il via all’esame del decreto attuativo sull’autonomia fiscale delle Regioni, nodo centrale della legge sul federalismo (L. 42/2009).
Come accennato, il provvedimento prevede l’attribuzione alle Regioni ordinarie di una quota dell’IRPEF, di una compartecipazione all’IVA e di un’addizionale all’IRPEF, oltre che eventuali tributi propri. Il Governo promette, inoltre, una ridotta pressione fiscale tramite “la determinazione dei fabbisogni standard e i conseguenti risparmi di spesa”, secondo quanto si legge nella nota diffusa in giornata da Palazzo Chigi.
Insomma, un mix in linea con le previsione fatte, ad agosto, dal leader della Lega Nord Umberto Bossi. “La riforma federale sul Fisco - ha spiegato lo stesso Bossi nei giorni scorsi - è pronta ad arrivare all’esame del CdM a metà settembre”. Il primo passo è stato fatto. Ora i Ministri competenti dovranno attivare il confronto con i soggetti istituzionali interessati. Fra le ipotesi che potrebbero essere discusse, anche la possibilità di mantenere l’IRAP, nonostante il Governo avesse ventilato l’idea di cancellarla, oppure la sua eliminazione nel caso di Regioni con i conti in regola. (Redazione)
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