Registro: il valore accertato sconfina sempre nelle dirette
Non configura prova contraria il fatto che l’acquisto immobiliare sia stato effettuato da una persona giuridica
Il valore del terreno compravenduto, accertato ai fini dell’imposta di registro, può costituire la base per l’accertamento della plusvalenza da cessione immobiliare e a nulla rileva (ai fini della prova contraria) che l’acquisto sia operato da una persona giuridica.
Così ha deciso la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 9 novembre 2010 n. 22793.
Il principio enunciato dalla Corte non è nuovo (si veda “La plusvalenza da cessione di immobile si calcola sul valore del registro”, del 15 febbraio 2010). Infatti, secondo un orientamento diffuso nella giurisprudenza di legittimità, l’Amministrazione finanziaria è legittimata a procedere in via induttiva all’accertamento del reddito da plusvalenza patrimoniale, realizzata a seguito di cessione immobiliare, ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41