Cedolare secca: si rafforza ipotesi della doppia aliquota
Stando alle indiscrezioni pubblicate dall’ANSA riguardo al decreto sul federalismo municipale, dovrebbe essere confermata la doppia aliquota della cedolare secca: al 20% per i canoni concordati e al 23% per quelli con un vantaggio fiscale per le famiglie affittuarie con figli a carico.
Non è ancora chiaro quale quota del gettito della cedolare andrà ai Comuni: secondo varie ipotesi, potrebbe trattarsi del 20% in via transitoria e del 30% in via definitiva, oppure del 30% tout court. Al fine di compensare i tagli dei trasferimenti, inoltre, i Comuni sarebbero autorizzati a innalzare la quota di compartecipazione.
Stamane, il relatore del decreto nonché Presidente della Commissione Bicamerale, Enrico La Loggia, ha incontrato il Ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, per chiedere che una quota del fondo transitorio di riequilibrio sia riservato ai micro-Comuni sotto i 5mila abitanti.
Intanto, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI) ha convocato per giovedì 20 gennaio l’Ufficio di Presidenza, mettendo come unico punto all’ordine del giorno lo schema di decreto legislativo in materia di federalismo municipale, l’analisi della situazione finanziaria comunale e gli effetti della riduzione dei trasferimenti. (Redazione)
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