Milleproroghe: presentati 1.800 emendamenti
“Piovono” emendamenti sul DL 29 dicembre 2010 n. 225 (c.d. “Milleproroghe”): gli uffici delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama che stanno mettendo ordine tra le proposte di modifica ne hanno contati circa 1.800. Oltretutto, in una situazione politica di difficile tenuta. L’equilibrio è dunque discretamente precario e i tempi sono decisamente stretti. Per questo motivo, le modifiche più importanti, forse le uniche possibili, dovrebbero essere apportate proprio durante l’esame del Senato, lasciando alla Camera solo un ruolo di ratifica. Molti, oltre a quelli già noti come il 5 per mille o l’editoria, gli argomenti su cui si intende intervenire a partire dalla delega in materia di federalismo. Il presidente della Commissione Finanze del Senato, Mario Baldassarri (Fli), ha infatti annunciato di aver depositato una proposta che allunga fino a fine anno il tempo di esame del testo. Altre proposte tenderebbero a chiedere una proroga ancora più ampia rispetto all’attuale scadenza (il 21 maggio prossimo). Ma - come ha spiegato lo stesso Baldassarri - la Lega si starebbe orientando su una proroga più breve di 3 mesi e su questo si potrebbe arrivare ad un’intesa. Soddisfazione viene espressa dall’ANCI.
La CGIL intanto esprime la propria insoddisfazione alla posizione espressa dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che ha escluso la possibilità che sia prevista una deroga al termine retroattivo, e già scaduto, dei 60 giorni per impugnare contratti temporanei irregolari. Tra le altre proposte - riferisce il relatore per la Affari Costituzionali - Lucio Malan (Pdl), anche alcune dello stesso relatore che puntano ad incrementare le risorse per Pompei. Una proposta - aggiunge - “concordata con il Ministero dei Beni culturali per incrementare il personale e le risorse per la salvaguardia del sito archeologico”. E sulla tempistica Malan spiega che “verosimilmente le votazioni inizieranno la settimana prossima”. Nessun emendamento invece arriva ancora dall’altro relatore, Gilberto Pichetto Frantin (Pdl), che però potrebbe presentarne successivamente. (Redazione)
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