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Incentivi per start up innovative, in Gazzetta Ufficiale le nuove regole

/ REDAZIONE

Venerdì, 14 novembre 2014

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È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri il decreto del Ministro dello Sviluppo economico 24 settembre 2014 che fissa le nuove regole per accedere ai finanziamenti “Smart&Start”. Molte le novità previste: dai soggetti beneficiari alla tipologia di finanziamento, dai requisiti richiesti all’estensione geografica.

Le agevolazioni, per le quali sono disponibili circa 200 milioni di euro, sono estese a tutte le regioni italiane (in precedenza riguardavano solo sei regioni del Mezzogiorno e le aree del cratere Aquilano) e destinate alle start up innovative – iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese – costituite da non più di 4 anni o alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.

L’importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, da restituire in 10 anni, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale.
La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero e sceglie di rientrare in Italia.

Inoltre, solo per le start up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è previsto un contributo a fondo perduto del 20%. Le start up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di un tutoring tecnico-gestionale, con servizi altamente specialistici.

Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, non è più possibile richiedere le agevolazioni del “vecchio” Smart&Start. Le domande già pervenute proseguiranno il normale iter di valutazione da parte di Invitalia, l’agenzia governativa che gestisce l’intervento.
Le domande a valere sul nuovo intervento potranno essere presentate, esclusivamente on line, a partire dalla data che sarà indicata in una circolare ministeriale di prossima adozione.(Redazione)

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