Ddl. di stabilità, dai tecnici del Senato dubbi sulle coperture
Ancora una volta, emergono dubbi di copertura, su una delle misure cardine della politica economica del Governo Renzi, ossia il bonus di 80 euro. Nel loro esame sul Ddl. di stabilità (A.S. 1698), infatti, i tecnici del Senato sono tornati a esprimere la loro perplessità sulla platea coinvolta nella misura, come già fecero ad aprile in occasione del DL 66/2014. Secondo gli esperti di Palazzo Madama, “sarebbe quantomeno opportuno acquisire rassicurazioni in merito al fatto che siano stati adeguatamente considerati possibili cambiamenti, nel tempo, della numerosità dei diversi insiemi dei soggetti interessati”, anche perché “l’eventuale mutamento nel tempo della numerosità di detti insiemi appare suscettibile di influire sugli effetti finanziari delle disposizioni in esame”.
Sussistono poi dubbi anche sulla deduzione del costo del lavoro dall’IRAP: “in un’ottica di stima prudenziale” il rischio è quello di un “minor gettito”. Il Ddl. presenta però lacune anche per quanto il Tfr in busta paga, visto che la relazione tecnica non fornisce alcun “dato che consenta una verifica puntuale dell’impatto della disposizione”, mentre una ragione opposta, vale a dire un eccesso di copertura, riguarda il bonus bebè: la modifica approvata alla Camera che introduce l’utilizzo dell’ISEE (fissando la soglia a 25 mila euro) per stabilire la platea di chi avrà diritto al beneficio ha come conseguenza “il restringimento dei beneficiari e dei relativi oneri”.
Di tali sollecitazioni i senatori potranno tener conto dalla prossima settimana, quando si aprirà la partita vera e propria sulle modifiche in Commissione Bilancio. Il termine degli emendamenti è stato fissato a martedì 9, mentre le votazioni cominceranno giovedì 11 dicembre. Il testo dovrebbe arrivare il 16 o il 17 in Aula, dove il via libera è prevedibile per il 19-20 dicembre.
Tra i principali nodi che saranno messi sul tavolo si ricorda, oltre alla tassazione dei rendimenti dei fondi pensione e della rivalutazione del Tfr, il taglio alle Regioni, su cui sembra essere stato fatto qualche progresso ancora non concretizzato però in una soluzione definitiva, mentre si continua a lavorare alla local tax. (Redazione)
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