Reclamo e mediazione tributaria con un «nuovo volto»
Le modifiche non riguardano solo l’estensione a tutti gli enti impositori, ma diverse altre questioni come le spese processuali
Lo schema di decreto sulla riforma del contenzioso tributario, che attua l’art. 10 della L. 23/2014, contiene importanti novità relative al reclamo e alla mediazione, novità che, esaminando la norma, non sono circoscritte all’ampliamento dei casi in cui tale atto è necessario, tant’è che l’art. 17-bis del DLgs. 546/92 viene interamente sostituito.
Si ricorda che per gli accertamenti emessi dalle Entrate di valore (inteso come sola maggiore imposta accertata) sino a 20.000 euro, è necessario notificare il reclamo, in luogo del ricorso, che può contenere una proposta di mediazione.
A seguito di ciò, se le parti non riescono a trovare un accordo, il reclamo stesso “si trasforma” in ricorso e va depositato in segreteria; se, di contro, l’accordo viene raggiunto, ...
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