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IMPRESA

Bancarotta sempre preferenziale se il manager si paga compensi «congrui»

L’esclusione della più grave bancarotta fraudolenta per distrazione potrebbe anche consentire la non punibilità per particolare tenuità del fatto

/ Maurizio MEOLI

Venerdì, 4 dicembre 2015

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La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 48017, depositata ieri, afferma che, indipendentemente dall’esistenza di una delibera assembleare in materia, è da preferire la soluzione interpretativa secondo cui l’amministratore che si ripaghi dei suoi crediti relativi ai compensi per l’attività prestata verso la società fallita, prelevando dalle casse sociali o comunque ottenendo una “somma congrua” rispetto al lavoro prestato, non risponde di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione ma di bancarotta fraudolenta preferenziale (nel caso di specie, peraltro, i compensi venivano erogati dal liquidatore di una srl fallita al precedente amministratore).

L’importanza della soluzione emerge nel momento in cui si prende in considerazione la ben diversa gravità ...

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