Anche il risparmio di spesa può essere considerato profitto confiscabile
La Cassazione ritorna sul sequestro in caso di reati tributari e ribadisce che se il profitto è costituito da denaro la confisca delle somme è «diretta»
La Cassazione è tornata sul sequestro nel caso di reati tributari con due sentenze depositate ieri – la n. 3535 e la n. 3547 – rispettivamente relative ai delitti di omesso versamento IVA e di omessa dichiarazione (artt. 10-ter e 5 del DLgs. 74/2000).
Nel primo caso, veniva ordinato il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di beni mobili e immobili fino alla concorrenza dell’importo IVA non versato, dal momento che – si affermava da parte del giudice di prime cure e dal Tribunale del riesame – non era più possibile sequestrare in via diretta le somme di denaro sottratte al Fisco.
Ma secondo la Cassazione questa argomentazione non è corretta.
I giudici di legittimità richiamano una giurisprudenza consolidata, in tema di reati tributari, secondo la quale il profitto ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41