ACCEDI
Lunedì, 7 luglio 2025 - Aggiornato alle 6.00

NOTIZIE IN BREVE

Circa 300 emendamenti al Jobs Act autonomi in Commissione, in Aula ai primi di marzo

/ REDAZIONE

Giovedì, 9 febbraio 2017

x
STAMPA

Sono “circa 300” gli emendamenti depositati alla Commissione Lavoro della Camera al disegno di legge C. 4135 sul lavoro autonomo e agile (Jobs Act degli autonomi), già approvato dal Senato. L’ha riferito il Presidente della Commissione Cesare Damiano allo scadere del termine per la presentazione delle proposte di modifica al provvedimento, fissato per le 17 di oggi, aggiungendo che 70 sono del Pd, 60 del Movimento 5 Stelle, 50 di Sinistra italiana e 30 della Lega e di Forza Italia.

Le proposte di correzione più importanti presentate dal Pd – prosegue Damiano – per quanto riguarda il lavoro autonomo, si riferiscono: “all’articolo 5 (delega al Governo in materia di rimessione degli atti pubblici alle professioni ordinistiche, ndr), con la richiesta di cancellazione della parte che riguarda la deflazione del contenzioso giudiziario, anche perché si tratta di una materia che è già oggetto di esame da parte dei Ministeri competenti; all’articolo 6 (delega al Governo su sicurezza e protezione sociale delle professioni ordinistiche, ndr), l’emendamento Pd chiede l’estensione delle tutele relative agli ammortizzatori sociali anche ai professionisti non ordinisti; inoltre, si prevedono miglioramenti per le normative di maternità e di congedo parentale”.

Per quanto riguarda il lavoro agile (smart working), “alcuni emendamenti del Pd prevedono il collegamento delle normative alla contrattazione collettiva”.

Damiano ha concluso dicendo che il provvedimento, rimasto all’esame del Senato per circa dieci mesi, “sarà esaminato rapidamente alla Camera con l’obiettivo di portarlo in Aula entro i primi giorni di marzo, al fine di assicurare al vasto e articolato mondo del lavoro adeguate tutele sociali che sono attese da molto tempo”.

TORNA SU