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Posca: «Per crescere servono aggregazione e specializzazioni»

/ REDAZIONE

Martedì, 28 marzo 2017

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Riorganizzazione, aggregazione, specializzazione. Sono le tre parole chiave che, secondo Mimmo Posca, Presidente di Unione italiana commercialisti e dell’Istituto nazionale amministratori giudiziari, bisogna tenere a mente per rilanciare l’attività dei commercialisti, compressa tra un’economia in perdurante crisi e l’avanzare di quella tecnologia che riduce, almeno in alcuni ambiti, “l’essenzialità” della professione.

“Ormai – ha spiegato ieri Posca, durante un incontro tenutosi presso la sede dell’Universitas Mercatorum (Università telematica delle Camere di commercio) di Roma –, con il Fisco telematico, lo Stato ha deciso che il rapporto con il contribuente deve essere disintermediato, come dimostrano l’arrivo del 730 precompilato e della fatturazione elettronica”.

E allora, “bisogna tornare alle origini”, a “prima delle riforma tributaria”, quando “non ci si occupava di Fisco ma di organizzazione aziendale”. Questo consentirebbe alla professione anche di recuperare quell’appeal nei confronti dei più giovani che, negli ultimi 10 anni, è andato perduto. I giovani continuano ad iscriversi alle facoltà di economia ma poi scelgono altre strade, attirati da prospettive più “sicure”.

Non a caso, nel giro di 8 anni, dal 2007 al 2014, l’età media dei professionisti iscritti all’Albo è passata da 37 a 43 anni. I giovani non si iscrivono più mentre chi è già dentro fa fatica, e continuerà a farne fino a quando non arriverà alla consapevolezza di dover cambiare il proprio modo di fare professione.

Un cambiamento che, in questo caso, significa innanzitutto “superare il limite storico dei nostri studi professionali: il nanismo”. Bisogna capire, ha spiegato Posca, che “non è più possibile svolgere l’attività chiusi nel proprio studio: ci si deve aggregare oppure creare dei network per dare risposte più compiute ai nostri clienti”.

Altro aspetto centrale, che “va di pari passo con l’aggregazione”, è quello della specializzazione, tema su cui oggi sembra si stia maturando una consapevolezza diversa anche in ambito istituzionale. La nascita delle Scuole di alta formazione, ad esempio, va proprio nella direzione di agevolare la specializzazione dei commercialisti in un determinato ambito, abbandonando la figura del “tuttologo” che, oggi, non è più in grado di dare risposte adeguate sul mercato.

Tutti temi che Posca affronta all’interno del suo ultimo lavoro editoriale, “Diritto e management del commercialista” (ed. Ad Maiora), presentato proprio ieri nella Capitale.  

Una “guida che spero sia utile a tutti”, ha spiegato Posca. Ma il primo passo rimane quello di “lavorare su se stessi” e sulla propria testa, per “autoconvincersi” che solo cambiando e riorganizzandosi si potrà superare questo periodo di difficoltà.

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