Nuove funzionalità per il software per la valutazione d’impatto sulla protezione dei dati
Il Garante per la Privacy ha annunciato sul proprio sito che è disponibile una nuova versione – la 1.6.3 – del software di valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (DPIA).
Tale ultima versione, rispetto alla precedente, è dotata di ulteriori funzionalità e ha corretto alcuni debug.
Si tratta del software gratuito e liberamente scaricabile disponibile all’indirizzo https://www.cnil.fr/fr/outil-pia-telechargez-et-installez-le-logiciel-de-la-cnil, messo a disposizione dall’Autorità francese per la protezione dei dati e la cui versione in lingua italiana è stata messa a punto anche con la collaborazione del Garante per la protezione dei dati personali.
Per accedere allo strumento è sufficiente scaricare il software e lanciare l’installazione. Quest’ultima sarà effettuata automaticamente nella versione in lingua italiana.
Lo strumento è in continua evoluzione, come dimostra il recente aggiornamento, con revisioni introdotte anche sulla base dell’esperienza raccolta e delle segnalazioni degli utenti (si veda “Effetti complessivi del trattamento dei dati nella valutazione del rischio” del 1° maggio 2018).
Tuttavia, il Garante Privacy avverte sul proprio sito che tale software è stato concepito soprattutto come ausilio metodologico per le PMI e non costituisce un modello al quale fare riferimento in ogni situazione di trattamento, ma offre un focus sugli elementi principali di cui si compone la procedura di valutazione d’impatto sulla protezione dei dati.
Va dunque preso come “un utile supporto di orientamento allo svolgimento di una DPIA”, ma non come “schema predefinito per ogni valutazione d’impatto”.
Quest’ultima va, infatti, integrata in ragione delle tipologie di trattamento esaminate e deve tenere conto del rischio complessivo alla luce dello specifico contesto.
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