Integrativa e copertura penale, tanto rumore per quasi nulla
Il problema si pone solo per l’art. 2, gli altri reati sono di fatto inapplicabili
Al centro della scena politica di oggi vi è la questione della non punibilità per alcuni reati tributari come conseguenza della dichiarazione integrativa speciale, prevista dalla bozza di decreto fiscale. A ben vedere, dal punto di vista tecnico, la problematica (derivante da una formulazione normativa frettolosa) appare decisamente sopravvalutata. Vediamone le ragioni.
Stando alla bozza che oggi verrà ridiscussa in CdM, la non punibilità riguarda gli artt. 4 (dichiarazione infedele, con soglia di punibilità pari a 150.000 euro), 10-bis (omesso versamento di ritenute, con soglia pari a 150.000 euro) e 10-ter (omesso versamento di IVA, con soglia pari a 250.000 euro) del DLgs. 74/2000, e, forse, gli artt. 2 (dichiarazione fraudolenta con utilizzo di fatture false, senza soglia) e 3
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