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Modifiche ai reati sulle dichiarazioni IVA per la lotta contro le frodi nell’Unione europea

/ REDAZIONE

Giovedì, 29 settembre 2022

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Il decreto correttivo e integrativo del DLgs. 75/2020, di attuazione della direttiva “PIF” relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione (2017/1371), ha ottenuto il via libera in esame definitivo dal CdM di ieri dopo il passaggio nelle Commissioni parlamentari competenti (si veda “Nuove integrazioni per l’attuazione della Direttiva PIF” del 31 agosto).

Nel decreto del 2020 si trovavano alcune modifiche al codice penale inerenti i reati maggiormente connessi agli interessi finanziari Ue, come il peculato, l’induzione indebita a dare o promettere utilità, la truffa aggravata; nonché alcuni interventi in ambito di diritto penale tributario e contrabbando (DLgs. 74/2000 e DPR 43/1973). Il testo introduceva anche nel DLgs. 231/2001 la responsabilità degli enti connessa ai reati legati alle frodi Ue.

Il DLgs. approvato ieri interviene, apportando alcune modifiche: sulla disciplina del reato di appropriazione indebita da parte del funzionario pubblico; in tema di congelamento e confisca degli strumenti e dei proventi dei reati o di beni di valore corrispondente; in tema d’indebita percezione di erogazioni a carico totale o parziale del Fondo europeo agricolo di garanzia e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; in merito ai reati concernenti le dichiarazioni IVA.

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