Cessione di ramo d’azienda fraudolenta se rende più difficile la procedura di riscossione
Con la sentenza n. 834 depositata ieri, la Suprema Corte ha confermato il sequestro di due società a responsabilità limitata in liquidazione
Le operazioni di cessione di rami di azienda, in quanto operazioni straordinarie di scissione, sono in sé lecite, divenendo fraudolente solo laddove siano connotate da elementi di artificio tali da mettere a repentaglio o rendere comunque più difficoltosa la procedura di riscossione.
Costituisce, infatti, presupposto per la configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11 del DLgs. 74/2000) la realizzazione di atti simulati o fraudolenti idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva.
In proposito la giurisprudenza ha attribuito natura fraudolenta anche agli atti dispositivi compiuti dall’obbligato che, diversamente da quelli simulati, determinino il trasferimento effettivo del bene nel caso in cui siano presenti