ACCEDI
Lunedì, 7 luglio 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Sanzioni doganali da disapplicare se sproporzionate alla violazione

I giudici non possono limitarsi a enunciare genericamente la necessità del rispetto del diritto europeo, ma devono accertare la proporzione

/ Valeria BALDI

Venerdì, 13 maggio 2022

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con sentenza 11 maggio 2022 n. 14908, la Cassazione ha affermato l’importante principio secondo cui le sanzioni devono essere proporzionali alla violazione commessa e che, in caso contrario, spetta al giudice rideterminarle.
Il caso sottoposto alla Suprema Corte riguardava la rettifica, da parte dell’Agenzia delle Dogane, della classificazione doganale attribuita a un prodotto in sede di importazione, con conseguente applicazione di un’aliquota daziaria più alta: sulla base degli scaglioni sanzionatori previsti dall’art. 303 del TULD, a fronte di maggiori dazi pretesi per 9.000 euro, l’Ufficio ha irrogato all’importatore la sanzione di 30.000 euro.

Ritenendola lesiva del principio europeo di proporzionalità sancito dall’art. 42 del Regolamento Ue 952 ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU