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FISCO

Sei anni di residenza pregressa per l’impatriato autonomo

Se le fatture sono emesse all’ex datore di lavoro non residente il periodo minimo di permanenza all’estero raddoppia

/ Gianluca ODETTO

Sabato, 8 febbraio 2025

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato ieri il secondo interpello sul regime dei lavoratori impatriati post DLgs. 209/2023 (risposta n. 22/2025), dopo il primo intervento avente a oggetto la cumulabilità con le altre agevolazioni per il rientro in Italia delle persone fisiche (risposta n. 16/2025).

Il nuovo intervento va a gelare le aspettative di molti contribuenti, posto che la linea interpretativa in esso contenuta va nel senso di imporre un periodo minimo di residenza estera di sei o sette anni in tutti i casi in cui l’impatriato svolga in Italia un’attività di lavoro autonomo che veda come committente l’ex datore di lavoro estero; e ciò, pare di comprendere, anche se l’ex datore di lavoro è uno solo dei committenti dell’impatriato.

La disposizione oggetto ...

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