Dal 15 ottobre possibile richiedere l’aliquota più elevata sulle pensioni e prestazioni per l’anno 2026
Con il messaggio n. 2916 di ieri, 3 ottobre 2025, l’INPS ha reso noto che dal 15 ottobre 2025 i beneficiari delle prestazioni previdenziali e pensionistiche possono chiedere all’Istituto di previdenza, per il periodo di imposta 2026, l’applicazione dell’aliquota più elevata degli scaglioni annui di reddito e/o il non riconoscimento, in misura totale o parziale, delle detrazioni d’imposta per reddito di cui all’art. 13 del TUIR.
Il soggetto interessato deve compilare l’apposita dichiarazione on line tramite il servizio “Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta per reddito e per carichi di famiglia” disponibile sul sito www.inps.it.
In difetto di tale comunicazione, l’INPS procederà – in qualità di sostituto d’imposta – ad applicare le aliquote per scaglioni di reddito e a riconoscere le detrazioni d’imposta ex art. 13 del TUIR sulla base del reddito erogato.
Viene poi ricordato che, a seguito di quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate con la ris. n. 55/2023, è interesse del sostituito comunicare all’INPS, mediante il servizio in questione, anche i dati relativi ai figli a carico nel periodo d’imposta di riferimento, ancorché lo stesso sia beneficiario dell’assegno unico universale. In questo modo si consente:
- all’INPS di elaborare la Certificazione Unica con un prospetto dei familiari a carico correttamente completato;
- all’Agenzia delle Entrate di operare la giusta attribuzione delle spese fiscalmente agevolate sostenute per i figli nella dichiarazione precompilata.
Infine, viene ricordato anche che, ai fini dell’applicazione dei benefici fiscali in base a quanto previsto dall’art 12 comma 4-ter del TUIR, i figli rilevano anche nel caso in cui il contribuente non benefici della detrazione per figli fiscalmente a carico poiché per gli stessi già percepisce l’assegno unico e universale o qualora il figlio abbia superato i requisiti anagrafici ex art. 12 comma 1 lett. c) del TUIR (circ. Agenzia delle Entrate n. 6/2025).
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