Rilevanza penale a 360° nei rapporti con il Fisco
In base al Decreto «Salva Italia», fornire dati falsi all’Amministrazione finanziaria può comportare la reclusione fino a tre anni
Rilevanza penale a tutto campo nel rapporto tra Fisco e contribuente.
Questo almeno sembrerebbe essere il riflesso che discende dal disposto del comma 1 dell’art. 11 del DL 201/2011, considerata dal Governo una delle norme qualificanti del decreto, tanto da meritare espressa menzione e sottolineatura, in sede di presentazione del provvedimento e di dibattiti televisivi, da parte del Viceministro dell’Economia Grilli e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Catricalà.
In base alla richiamata disposizione, chiunque esibisca o trasmetta atti o documenti falsi in tutto o in parte, oppure fornisca dati o notizie non rispondenti al vero, a seguito di richieste avanzate dall’Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza, nell’ambito, tra le altre ipotesi, di questionari, ...
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