L’appello va notificato al figlio diventato nel frattempo maggiorenne
Se il ricorso è presentato dai genitori, il figlio, costituendosi in giudizio, lo può ratificare
L’impugnazione proposta nei confronti di un minore d’età – divenuto maggiorenne nel corso del precedente grado di giudizio senza che l’evento sia stato dichiarato o notificato – non è inammissibile qualora il gravame sia stato notificato ai suoi genitori nella qualità di esercenti la potestà, laddove l’interessato, ancorché per eccepire l’inammissibilità dell’appello, si sia costituito in giudizio, così dimostrando la conoscenza della vicenda processuale e l’assenza di pregiudizio per le facoltà difensive, con conseguente sanatoria della nullità scaturente dal vizio di notifica (Cass. n. 23213/2015).
Alla luce di questo pensiero del giudice di ultima istanza, il giudizio di appello deve infatti essere instaurato da e contro i soggetti effettivamente
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