Per l’APE sociale conta anche la contribuzione estera
Con il messaggio n. 4170 di ieri, anticipato da un comunicato, l’INPS ha fornito istruzioni sul nuovo indirizzo interpretativo del Ministero del Lavoro, in base al quale il perfezionamento del requisito contributivo minimo per l’accesso all’APE sociale è consentito anche tramite la totalizzazione dei periodi di contribuzione estera maturati in Paesi Ue, Svizzera, SEE o extracomunitari convenzionati con l’Italia.
L’Istituto sottolinea che il primo e opposto orientamento, condiviso con il Ministero del Lavoro nella prima fase di applicazione della normativa e contenuto nella circ. n. 100/2017, non esclude la possibilità di assumere una posizione più aperta nella fase successiva, in relazione alla platea dei beneficiari e delle risorse finanziarie disponibili.
A questo proposito – prosegue il messaggio –, dalla prima fase di applicazione, legata all’invio delle domande di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio entro il 15 luglio, è emerso che la platea dei destinatari sarà presumibilmente inferiore rispetto a quella prevista e, quindi, ai fondi stanziati.
In base a quanto disposto dall’art. 4, comma 3 del DPCM n. 88/2017, le domande presentate oltre il 15 luglio 2017 e il 31 marzo 2018 e, comunque, non oltre il 30 novembre di ciascun anno, sono prese in considerazione solo se, “all’esito del monitoraggio di cui all’art. 11 residueranno le necessarie risorse finanziarie”.
L’INPS spiega che per favorire, in questa seconda fase di monitoraggio che terminerà il prossimo 30 novembre, l’ingresso di potenziali beneficiari con contribuzione estera inizialmente esclusi per difetto del requisito contributivo, come anticipato è possibile permettere il perfezionamento del requisito contributivo minimo per l’accesso all’APE sociale totalizzando i periodi assicurativi italiani con quelli esteri, maturati in Paesi Ue, Svizzera, SEE o extracomunitari convenzionati con l’Italia.
Le domande di certificazione delle condizioni di accesso al beneficio presentate dopo il 15 luglio 2017 dovranno quindi essere istruite, o se già istruite, riesaminate, alla luce di questo criterio.
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