Dividendi e plusvalenze extra-Ue alla prova dei regimi fiscali speciali
Il caso cinese della «corporate income tax» effettiva al 5% per le piccole imprese
In ipotesi di partecipazioni detenute da soggetti fiscalmente residenti in Italia in imprese o enti residenti in uno Stato extra-Ue ed extra-See “collaborativo”, la possibilità di non essere ritenuti titolari di dividendi o plusvalenze da regimi fiscali privilegiati, così da evitare tutte le nefaste conseguenze del caso, riposa sul superamento dei test oggi fissati dalla norma principe in materia, costantemente richiamata, come tale, dalle singole previsioni qui operanti a seconda della natura del socio, ovvero l’art. 47-bis del TUIR, introdotto dal DLgs. 142/2018.
Non è qui intenzione di chi scrive soffermarsi sui criteri di indagine da adottare concretamente, alla luce delle modifiche che gli stessi hanno registrato, sino all’attuale assetto, nel corso dell’ultimo ...
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