Attività di meretricio senza IVA ove non sia provata l’abitualità
Del pari, in assenza di autonoma organizzazione non va corrisposta l’IRAP
La Commissione tributaria II grado di Bolzano, con la sentenza n. 27/2017 del 30 marzo 2017, si manifesta coerente con le indicazioni rese dalla Suprema Corte in tema di tassazione dei compensi ricavati dalla attività di prostituzione.
Come si ricorderà, il giudice di legittimità – allontanandosi dal concetto che le decisioni in tal materia dovessero essere interposte in funzione di presupposti “indennizzatori” rispetto all’attività di meretricio – ne decretava la tassabilità, prima definendo la prestazione “discutibile sul piano morale ma non illecita” (Cass. n. 20528/2010) e poi rammentando, con la sent. n. 15596/2016, che il TUIR non contiene una definizione unitaria del concetto di “reddito”, ma prevede varie categorie reddituali, il cui elemento
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