A settembre nuovo sciopero dei commercialisti
La mancata proroga dei versamenti porterà all’astensione. CNDCEC e sindacati: «Avanti a oltranza fino a quando non otterremo più ascolto»
A metà settembre i commercialisti incroceranno le braccia per la seconda volta nella loro storia. Se lo scorso autunno era stata l’introduzione dei nuovi indici di affidabilità fiscale a indurre la categoria a tale forma di protesta, questa volta a far precipitare la situazione è stato il mancato accoglimento della richiesta di proroga al 30 settembre dei versamenti derivanti dalle dichiarazioni dei redditi e IRAP.
L’annuncio è arrivato ieri, nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Senato che ha rappresentato il culmine della protesta montata nelle ultime settimane, via via cresciuta dopo che il Governo si è detto indisponibile a spostare ulteriormente il termine per i versamenti.
L’intenzione è quella di “creare un disagio”, ha spiegato Andrea Ferrari, Presidente
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