Nelle frodi carosello la detrazione IVA è subordinata all’effettività dei fornitori
La Cassazione insiste sulla loro verifica costante e approfondita
La sentenza della Corte di Cassazione n. 40690/2021 stimola riflessioni sulla materia classica, ma sempre attuale, delle frodi compiute mediante operazioni soggettivamente inesistenti, con particolare riferimento alla tipologia, entità e frequenza dei controlli che devono essere effettuati dai soggetti passivi in buona fede, allo scopo di superare le contestazioni sull’indetraibilità dell’IVA assolta sugli acquisti ascrivibili al disegno fraudolento.
La fattispecie vagliata aveva ad oggetto l’acquisto, da parte di una società del settore del commercio all’ingrosso di elettrodomestici, di ingenti quantitativi di telefoni cellulari in periodi d’imposta in cui, per la commercializzazione di detti beni negli stadi antecedenti alla fornitura al dettaglio, non si applicava ...
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